FINE-ART PORTRAIT

Far emergere la personalità del soggetto attraverso uno scatto

Ammetto di avere da sempre un debole per la fotografia di ritratto. È un genere fotografico oggettivamente complesso, non solo dal punto di vista tecnico. Le difficoltà sono anche psicologiche: fotografo e soggetto fotografato entrano in contatto, interagiscono tra di loro, innescando una complessa dinamica interpersonale durante lo shooting fotografico.
Spesso chi non è abituato a posare davanti ad un obiettivo si sente in soggezione. Compito del fotografo, in questi casi, non è solamente cercare di dare indicazioni utili per far risaltare al meglio il soggetto, ma cercare di metterlo a proprio agio, conoscerlo, cercare di intuire (spesso nei pochi minuti a disposizione) la sua personalità e farla emergere nello scatto finale.
I ritratti esistono praticamente da sempre… da quelli commissionati ai pittori nelle loro opere d’arte, ai primi ritratti fotografici del XIX secolo, le famose “carte de visite” utilizzate come presentazione agli eventi mondani. Con l’avvento del digitale sono cambiate molte cose, ma una è rimasta invariata nel tempo, almeno per un fotografo professionista: la maggioranza dei ritratti (tranne i lavori personali e di reportage) sono su commissione.
Ritratti di personaggi pubblici, attori e celebrità, fotografie aziendali e professionali, editoriali, ritratti privati, book fotografici per moda e spettacolo: qualunque sia la destinazione ultima dell’immagine, l’obbiettivo del soggetto è quello di avere un’immagine di se stesso che rispecchi nel miglior modo possibile la sua fisicità ed il suo carattere, che sia capace di attirare l’attenzione e raggiungere lo scopo per cui è stata scattata. Solo un professionista con la giusta sensibilità ed esperienza può riuscire nell’intento, elevando un ritratto a fotografia artistica e non a semplice riproduzione dell’ aspetto esteriore di un individuo.

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